Anche se meglio conosciuto come Visconde de Vila Moura, il suo nome completo era Bento de Oliveira Cardoso e Castro Guedes de Carvalho Lobo, essendo nato nella casa di Eira, luogo di Vila Moura, parrocchia di Grilo, comune di Baião, dove visse fino agli otto anni di età.
La sua famiglia faceva parte dell'aristocrazia duriense, con i suoi genitori Alexandre Vicente Rodrigues Cardoso e Maria Cândida de Oliveira e Castro, grandi proprietari, sua madre essendo l'amante di Casa da Eira e di Porto Manso. Non sorprende, quindi, che abbia ricevuto il titolo di 1º Visconde de Vila Moura, con decreto del re D. Carlos, nel 1900, anno in cui ha terminato il suo corso di giurisprudenza presso l'Università di Coimbra.
Sei anni dopo la fine del suo corso, Visconde de Vila Moura ha iniziato a pubblicare la sua produzione scritta e collaborando con riviste come "Illustrazione moderna" e "A Águia", essendo oggetto di numerose dediche dai suoi amici, anche scrittori: Teixeira de Pascoaes ha dedicato il poema "To My Village", José Leite de Vasconcelos ha dedicato il suo libro "A Barba em Portugal", João Ameal dedica il dialogo "Cruelty" al suo libro " In Voz Alta e Voz Baixa ", e il suo amico e poeta Mário Beirão hanno dedicato i libri" Oiro e Cinza "e" A Noite Humana ", così come le poesie" Maria Peregrina "e" Ancede ", che fanno parte del libro «L'ultima Lusida».
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Il nome del visconte di Vila Moura non è stato solo segnato da ciò che ha pubblicato nel suo nome o da ciò che gli è stato dedicato, e ha anche avuto attività politica come membro del Partito rigeneratore ", per il quale è stato eletto deputato dalla cerchia del porto orientale alle elezioni Generale del 1908. (...) I suoi interventi si concentravano sull'area delle telecomunicazioni, con enfasi sulle ferrovie e il loro funzionamento, in materia di viticoltura del Douro e in materia di istruzione pubblica e salute "(Gonçalves ], 2014, p.7).
Il visconte di Vila Moura è venuto per scambiare la corrispondenza con Fernando Pessoa, nutrendo grande ammirazione per Camilo Castelo Branco, di cui ha scritto alcuni libri, come "Fanny Owen e Camilo" o "Le ceneri di Cami-lo".
Questo autore fa riferimento ad alcuni personaggi bahiani nei suoi libri "Calvary of a Violent" e "The Imaginary".
Fu nella casa di Porto Manso che il Visconte di Vila Moura scomparve, il 3 settembre 1935.
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